TRASPOSIZIONE POETICA DEL SALMO 18°
di J. Addison (1672-1719), trad.
F.Raucea
(L'ho spesso accostato, come argomento ed intensità, all'Altissimo Onnipotente bon Signore, di Francesco d'Assisi-)
Lassù il vasto firmamento,
con tutto l’étere azzurro,
ed i cieli scintillanti, cornice lucente,
proclamano la straordinarietà della loro origine.
L’inesauribile sole, giorno dopo giorno,
manifesta la potenza del suo Creatore,
dimostrando ad ogni paese
la maestria d’una mano onnipotente.
Appena calano l’ombre della sera,
è la luna a riprendere il meraviglioso racconto,
ogni notte ripetendo, alla terra in ascolto,
la storia della sua nascita,
nel mentre tutte le stelle che la contornano
nonché tutti i pianeti, a loro volta
confermano la notizia, roteando
ed ovunque divulgando quella verità.
Che mai dicono, mentre in riverente silenzio
tutti si muovono dentro la volta celeste ?
Cosa dicono, anche se nessuna voce né suono
realmente s’ode tra lor’orbite radiose?
Sol i sensi della ragione percepiscono
il loro gioire d’un risultato grandioso :
mentre risplendono essi cantano per sempre
“LA MANO CHE CI FECE E’
DIVINA!”