Giacomo MATTEOTTI (1885-10/06/1924)

1:   IL  SEME

2: 10 giugno 1924

Un contadino, mentre lentamente
gettava il grano nella terra nera
udì una voce piccola, piangente
a lui volgersi in suono di preghiera :

“Uomo ! perchè la tua mano severa
mi vuole seppellire eternamente ?
lasciami respirar questa leggera
aura, e godere questo sol fulgente !”

Ma rispose a lui pronto il contadino :
“Scendi senza rimpianto nella terra
tu chiamato a più nobile destino !

Tra pochi mesi la stagion novella
schiuderà questa tomba che ti serra
e spiga tornerai, fiorente e bella !”;

A Te, pallido Martire sublime
che or discendi nella terra, rossa
ancor del sangue Tuo, mentre t’esprime
un fremito d’ orror l’ Italia scossa,

a Te si volge l’ alma mia, commossa,
per salutarti con lo stesso dire :
“Scendi senza rimpianto nella fossa,
errante Cavalier dell’ Avvenire !

Tu, Compagno, eletto dalla Storia
e dalla necessità dei sacrifici,
sappi che eterna sarà la tua memoria,

e, se il corpo tuo fragile cadea,
che in giorni di nuovo liberi e felici
a noi ritornerai come l’ IDEA !