The New Dawn : discorso 27
(traduzione di Francesco RAUCEA)
Nirvano: “Amato Bagwan, sto cominciando ad amare la mia solitudine, mi sento realizzata, soddisfatta, piena di una nuova energia ed estasi. Malgrado ciò, ci sono dei giorni in cui mi sento sola.
Allora divento triste, poco meditativa e perfino irritabile. Bagwan, puoi spiegarmi come riuscire ad attraversare questo periodo di transizione, fra il sentirsi soli e l' essere soli ?”
B: “Nirvano, la solitudine è l'Everest della meditazione, la cima più alta illuminata dai raggi del sole. Una volta che si sia cominciato ad amare la solitudine, non c' è più limite alla crescita della gioia, che continua a crescere, e ad espandersi ; sembra che tutto l'universo sia pieno di gioia e di profumo.
La valorizzazione della solitudine è il risultato più grande che puoi realizzare nella tua vita, ma indubbiamente bisogna passare attraverso un doloroso periodo di transizione.
L' uomo é un animale decisamente socievole, e per evitare la solitudine, crea ogni tipo di rapporti, amicizie, organizzazioni, partiti politici, religioni, e chi più ne ha più ne metta: ma solo perchè ha il problema impellente (di compahmia) ed una gran paura di stare da solo.
Si ha la sensazione come di cadere in un buco nero, nell'oscurità, in una condizione negativa che fa paura, quasi come la morte; ......quasi come essere inghiottiti dalla morte stessa.
Così, per evitar ciò si corre fuori e ci si precipita fra le braccia di qualcuno, tanto per stringere una mano, per sentire che non sei solo,......
......Ho visto persone che - dovendo camminare di notte sole - cominciavano a cantare canzoni, ma non perché amassero cantare........abitualmente non avrebbero cantato neanche in compagnia!.......
.....eppure all'improvviso cominciavano a cantare, e ad alta voce perché, col rumore riuscivano ad illudersi ed a scordarsi d'esser soli, usando la loro voce come quella d'un estraneo.
Ma il problema è che ogni manifestazione, nata da qualunque paura (in particolare da quella della solitudine) non potrà mai essere costruttiva - nè diventare un'esperienza positiva - semplicemente perchè, facilmente, anche il partner ha fatto convergenza per analogo motivo:
in tal caso entrambi chiamate AMORE solo il reciproco illudersi dovuto a quella paura, che non potrà mai essere alla base di un reale amore.
Possono amare solo coloro che ne siano assolutamente liberi, che siano capaci di star soli e felici di esser soli, il cui bisogno degli altri sia scomparso, perchè sono completamente autosufficienti.
L'atteggiamento psicologico comune a tutti gli uomini è quello di sentirsi soli; per cui si fa qualunque cosa per evitarlo, anche se, qualunque cosa tu faccia, la tua solitudine è sempre là, proprio come la tua ombra:
puoi evitare di guardarla, ma sai che è sempre là ed ogni tanto non potrai più resistere alla tentazione, e dandole un'occhiata te ne ricorderai e soffrirai, perchè non si può fuggire dalla propria ombra, così come non dalla propria solitudine.
Puoi creare amicizie, rapporti, matrimoni, organizzazioni religiose politiche, sociali; ti daranno solo un pò di sollievo, ma non cambieranno proprio nulla: così il giorno, in cui deciderai che tutti questi sforzi sono inutili, che tutti questi tuoi sforzi non possono neanche sfiorare la tua solitudine, sarà un momento di grande evoluzione.
A quel punto rimane solo una cosa da fare: vedere se la solitudine è davvero qualcosa di cui avere paura, o soltanto una condizione terribilmente naturale; superato ciò, invece di scappare, chiudi gli occhi e ci salti tranquillamente dentro.
All'improvviso la notte è finita e risorta un nuova alba .... Il sentirti solo si sarà trasformato in essere solo........che meraviglia !....... sei nato solo e solo morirai: del resto già da prima stavi vivendo da solo, anche se senza rendertene conto, senza esserne totalmente consapevole.
Prima ti sentivi menomato dall'esser solo, ma si trattava di una falsa interpretazione, perchè, in realtà sei assolutamente autosuffìciente.
Il periodo di transizione è un pò fastidioso e difficile a causa delle tue vecchie abitudini, ma non durerà a lungo; e, appunto per renderlo meno lungo e sopportabile, goditi sempre di più la tua solitudine, senza falsi risparmi.
Canta, balla, dipingi, fai tutto quello che avresti voluto fare, e per cui non trovavi mai tempo - in quanto sempre distrattoci dai rapporti con gli altri -; sii creativo, e la tua solitudine diverrà sempre più costruttiva, piú gioiosa, ricca di danze e di canzoni.
Allora quei precedenti periodi di tristezza, irritabilità e vecchie abitudini, cominceranno a scomparire, come foglie morte che cadono dagli alberi; magari resteranno ancora attaccati per un pò ma alla fine debbono inevitabilmente cadere, non appena avrai voluto rendere la tua solitudine piú profonda.
E non devi preoccuparti per la tua tristezza, per la tua irritabilità, per la tua paura che le vecchie abìtudini possano di nuovo prendere il sopravvento; non devi proprio neanche pensarci, concentrando tutta la tua energia nella gioia di essere solo.
Avendo a disposizione una certa quantità di energia, devi decidere se usarla per rallegrarti o per intristirti......... allora, se mentre balli ci sei solo al cinquanta per cento, ti resta energia per la tristezza; ecco perchè io insisto sempre sull'olismo:
vivi ogni momento così intensamente da non poter piú avere energia da investire in tristezza, infelicità, rabbia!
Allora - quando sosterrai e alimenterai la tua solitudine con tutto cìò che hai - il tuo sforzo sarà totalmente positivo; sappi assegnare tutto il tuo interesse e sarai sorpreso di vedere scomparire totalmente i momenti di tristezza e dì irritabilità, perchè non avrai più energia da fornirloro, non sarai più disposto a darloro il benvenuto.
E se per caso vedi arrivare una nuvola di tristezza, ricorda solamente una cosa: tutto passa, anche queste nuvole; ed allora limitati a guardarla da osservatore, senza identificartici.
Tanto sono scomparse molte altre volte, e non c'è motivo di ritenere che anche stavolta non lo facciano, non c'è il minimo bisogno di preoccuparsi. Lasciale passare e resta a guardarle del tutto distaccato.
Devi ricordarti di queste due cose: che se dedichi tutta la tua energia alla solitudine, non rimane energia per nient'altro; ma che se in principio non capisci cosa voglia dire essere olisti, e magari stai risparmiando ancora qualcosa, allora quei momenti di tristezza ritorneranno.
Diventane un testimone, completamente non identificato, come se non avessero niente a che fare con te, come se fosse tristezza altrui, cattivo umore altrui che niente a che fare con te; rimani distaccato.
Non lasciare che vengano troppo vicino e ti compenetrino: questo è il significato del mio «Non ti identificare». Non dire "sono triste" ma semplicemente "una nuvola di tristezza sta passando di fronte a me"......Non dire "sono arrabbiato" ma semplicemente "proprio dietro l'angolo c' è una nuvola di rabbia che sta passando". E allora essa non lascerà il minimo segno su di te, non ti toccherà nemmeno.
Quando ti sarai reso conto che se non ti identifichi più, sarai libero da ogni legame, avrai fra le mani la chiave segreta per liberarti da tutte le emozioni, da tutti gli stati d'animo, da tutti i pensieri.
Ma questo ti dovrà far capire che non hai ancora messo tutta la tua energia nella tua solitudine: qualcosa è stato risparmiato ed allora, la prossima volta, che ti senti di nuovo solo ma non ci sono nuvole e il cielo è sereno, metti più energia nella tua solitudine!
Tu non riesci mai a sapere quanta energia possiedi, finchè non la metti tutta in un'azione, finchè non realizzi tutto il tuo potenziale; solo allora sentirai germogliare il seme di cosa v'era nascosto................ così tanti fiori in un seme così piccolo, così tanto verde fogliame, così tanta bellezza, che tu non potevi conoscere se non quando tutto si realizza.
La più gran parte della tua vita non viene vissuta, non si materializza mai completamente; questa è la ragione per cui così pochi individui sono capaci di fiorire, possibilità usufruita al minimo.
Ma io ti insegno a vivere al massimo delle tue possibilità: goditi tutto. Quando sei solo, ridi, raccontati una barzelletta divertente, canta .... ma ricordati che devi dare tanto nutrimento alla tua solitudine, da farla diventare la più bella esperienza della tua vita.
Allora la tristezza non potrà più sopraffarti, il passato non potrà più influenzarti; nessuna vecchia abitudine potrà costringerti a cadere di nuovo in schemi d'infelicità e sofferenza.
Pertanto due soli imperativi gategorici: uno è di essere totale nella solitudine e, se in principio qualche volta non ci riesci e arrivano le nuvole, due, non ti identificare, resta distaccato.
Piano piano la tristezza, il fastidio ed anche la sensazione di essere solo spariranno. Questo non significa che non devi avere rapporti con la gente, anzi, solamente chi vive la solitudine come una cosa meravigliosa è capace di averli, perchè non ne ha più bisogno:
non è un mendicante d'amore, non ti chiede niente, nemmeno la tua compagnia.....é un donante! Ed il suo dare è il frutto della sovrabbondanza della sua gioia, della sua pace, del suo silenzio e della sua beatitudine.
Allora l'amore ha un profumo completamente diverso, allora sì diventa un legame. E se tutte e due le persone conoscono la bellezza della solitudine, allora l'amore raggiunge il livello più alto - cosa che però accade molto raramente - allora l'amore raggiunge le stelle più alte del cielo.
E non puoi nemmeno immaginarti la bellezza e la benedizione che un simile amore può dare quando entrambi gli amanti sono così ricchi di gioia, così pronti alla risata, entrambi siano così pronti a dare, da non chiedere niente.......
.....Entrambi siano pronti a concedere libertà, entrambi siano pronti a dare senza condizioni: questo tipo d'amore, nel quale due persone si fondono, si amalgamano, diventando una cosa sola, è una delle meditazioni più belle.
La solitudine non vuol assolutamente dire di non poter comunicare con gli altri: vuol dire semplicemente che devi farlo in un modo completamente diverso, senza creare più sofferenza e infelicità, senza creare conflitti, senza tentativi - diretti o indiretti - di dominare l'altro, di renderlo schiavo:
amore che non nasce dalla paura, ma che semplicemente é un'espansione della vita....dalla paura nasce solo la morte, mentre dalla sua assenza tutto ciò che è bello!
THE GOLDEN FUTURE: discorso nr. 6
Dhyan Amiyo: “Amato Bagwan, l'altro giorno hai detto che si nasce soli, si vive soli, si muore soli. Eppure sembra che fin dalla nascita, qualunque cosa facciamo, chiunque siamo, cerchiamo di instaurare rapporti con gli altri; inoltre di solito sentiamo di avere un rapporto intimo con una persona in particolare. Per favore, puoi commentare questo fatto?”
B: “Dhyan Amiyo, la domanda che hai fatto è naturale in ogni essere umano, ma si nasce soli, si vive soli e si muore soli. La nostra vera natura è la solitudine, anche se non ne siamo consapevoli.
E finchè questo non accada, rimaniamo estranei a noi stessi, ed invece di percepire la nostra solitudine come incredibile bellezza e beatitudine, silenzio e pace, come il nostro essere in armonia con l'esistenza, la confondiamo con la sgradevole sensazione di essere soli.
Questo sentirsi soli vuol dire non aver compreso la soIitudine; se ti senti, solo ed è così che vivi la tua solitudine, allora tutto cambia; e mentre la solitudine ha una sua bellezza, una sua grandezza, positività, essere soli è un fenomeno povero, negativo, oscuro, triste.
Tutti sfuggono la propria solitudine; è come avere una ferita che duole. Per evitarla, il metodo migliore è quello di nascondersi fra la folla, diventare soci di un club, avere molti amici, mettere su famiglia, sposarsi e mettere al mondo dei bambini.
Lo scopo principale per cui ti nascondi in questa folla, è per dimenticarti di essere solo, ma nessuno ci riesce: si può cercare di ignorare ciò che è naturale, ma non lo si può dimenticare; continuerà a riproporsi più e più volte.
E il problema diventa più complesso perchè non lo hai mai visto per quello che è, hai sempre dato per scontato che sei nato sentendoti solo; nessun dizionario fà distinzione tra i due significati (e questo mette a nudo le limitazioni di chi li ha curati:
non riescono a capire l'enorme differenza che c'è fra sentirsi soli ed essere soli, sentirsi soli è uno spazio vuoto, una carenza da riempire, ma che non può essere riempita, perchè ha origine da un tuo errore di interpretazione.
Più si diventa vecchi e più grande diventa questo senso di vuoto ; la gente ha così tanta paura di rimanere sola, che finisce per fare le cose più stupide; ho visto persone giocare a carte con se stesse, senza compagno!
Son stati inventati giochi solitari, od in cui la stessa persona gioca entrambi i ruoli; in un modo o nell'altro si fa di tutto per rimanere occupati; non importa se con altra gente o col lavoro ....
Ci son poi i maniaci di quest'ultimo, che hanno paura quando si avvicina il fine settimana. Che fare? E se non fanno niente, se sono lasciati completamente a se stessi, questa è l'esperienza per loro più dolorosa.
Ma coloro che hanno conosciuto la solitudine, dicono cose completamente diverse. Dicono che non c'è niente di più bello, di più ricco di pace, più ricco di gioia. Ma sono una minoranza e la gente preferisce ascoltare la folla.
La gente che non ha capito è tanta. A chi vuoi che importi di Zarathustra o di Gautama il Buddha? Sono solo pochi individui, quindi possono sbagliare, magari hanno avuto allucinazioni, possono aver ingannato se stessi o ingannare te; ma, per l'opinione comune, milioni di persone non potrebbero sbagliare.
E milioni di persone sono d'accordo nel sostenere che l'essere lasciati soli è l'esperienza più sgradevole che si possa fare nella vita: è l'inferno. Eppure qualsiasi rapporto scaturito da una simile origine, dall'essere lasciati soli, ti riconduce all'inferno, non può soddisfarti, è avvelenato in partenza.
In realtà non ami la tua donna, stai semplicemente usandola per non sentirti solo; a sua volta lei soffre della stessa forma di paranoia e ti ricambia con la stessa moneta, usandoti per non sentirsi sola. Così, sotto in nome di simile aberrante amore può succedere proprio di tutto, eccetto l'amore !
Si litiga, si discute, ma perfino questo è meglio che sentirsi soli; perlomeno c'è qualcuno con cui tenerti occupato, così puoi evitare di sentirti solo. Ma non sarà così che si può amare, perchè ne mancano i presupposti, l'amore non nasce mai dalla negatività.
Mi chiedi: «L'altro giorno hai detto che si nasce soli, si vive soli, si muore soli. Eppure sembra che fin dalla nascita, qualunque cosa facciamo, chiunque siamo, ricerchiamo rapporti con gli altri».
Mentre la solitudine e la più grande conquista nella vita dell'uomo, la ricerca del rapporto con l'altro può non essere una fuga. Anche il bambino piccolo cerca qualcosa da fare; e se non trova altro da fare si succhia l'alluce.
E' un'attività del tutto inutile, che non gli dà nulla, però lo tiene occupato; sta facendo qualche cosa. Ma non puoi continuare a vivere così, con rapporti che non sono veri rapporti ma la personificazione dello squallore.
Usi e sei usato. Ma usare una persona vuol dire ridurla al livello di una cosa, di un oggetto, vuol dire peggio che non rispettarla.
"Inoltre - mi chiedi - di solito sentiamo il bisogno di avere un rapporto con una persona in particolare."
Alla base di questo c'è un motivo ancestrale. Sei stato allevato da una madre e da un padre; così, se sei un bambino cominci ad amare tua madre e - vedendo in lui un rivale - ad odiare tuo padre; per la stessa ragione, se sei una bambina cominci ad amare tuo padre e ad odiare tua madre.
Questi son fatti ormai riconosciuti, non più delle ipotesi, ma il risultato di tutto questo potrebbe renderti infelice per tutta la vita. Avendo un rapporto così intimo, così stretto con una sola donna, il bambino continuerà a trascinarsene dietro l'immagine, quale modello di donna ideale, ne sarà condizionato.
La sua faccia, i suoi capelli, il suo calore - tutto questo diventa istruzioni di un programma (questa è l'esatta terminologia scientifica) e la tua psiche viene programmata (lo stesso succede, alle bambine, nei riguardi, del padre.)
Naturalmente nessuna donna può essere l'esatta replica di tua madre, e comunque non sei alla ricerca di un'altra madre, bensì di una compagna. Ma è il programma, che è dentro di te, a decidere qual sia la donna giusta per te:
nel momento in cui ritiene d'averla intravista, non ti consente di pensarci su, passa all'istruzione successiva ed immediatamente senti l'attrazione : questa è la donna (o l'uomo) fatta/o apposta per te!
Va bene finchè ci si incontra una volta ogni tanto sulla spiaggia, al cinema, al parco, perchè così non si arriva mai a conoscersi totalmente. Ma tu non aspetti altro che di andare a vivere insieme, vuoi sposarti, e questo è uno dei passi più pericolosi che amanti possano fare.
Appena ti sei sposato, cominci a diventare consapevole della spesso sgradevole totalità dell'altra persona, ed ogni singolo aspetto della sua personalità ti sorprende.
"Qualcosa è andato storto, questa non è la stessa donna (uomo)", perchè non corrisponde più all'ideale che hai dentro di te. Ed il rapporto si complica perchè anche il partner ha la stessa delusione.
Ecco perchè tutti i matrimoni falliscono, fatta eccezione per alcuni che - pur basati su simile psicopatologia, e Dio vi salvi da questi! - non falliscono per l'incontro tra un sadico, che ama torturare gli altri, ed un masochista, che ama farsi torturare:
così se il marito e la moglie appartengono a queste due categorie, il matrimonio avrà inspiegabilmente successo. Uno è un masochista, l'altro è un sadico - matrimonio perfettamente riuscito, perchè uno ama essere torturato e l'altro ama torturare.
Perfino quando ti sposi non riuscirai a soddisfare il tuo profondo desiderio di avere un rapporto e ti senti più solo quando sei in compagnia di tua moglie, che quando sei realmente solo: lasciare moglie e marito soli in una stanza, vuol dire renderli entrambi infelici.
Amiyo, questo sforzo - sia che cerchiamo un rapporto, sia che cerchiamo di rimanere occupati in mille ed una attività - è solo una scusa per non affrontare l'idea che siamo soli.
E voglio mettere bene in chiaro il fatto che è su questo punto che il ricercatore si differenzia dall'uomo comune, che cerca continuamente di dimenticare di essere solo, mentre il primo osa immergersi nella sua solitudine.
Ha lasciato il mondo, si è ritirato in una caverna, sulle montagne, in una foresta, solo, per poter stare da solo. Vuole sapere chi veramente è, e questo è difficile, in mezzo alla folla, ci sono molte, troppe interferenze:
e coloro che hanno sperimentato questo tipo di solitudine, hanno trovato la beatitudine più grande possibile per un essere umano - perchè il loro essere interiore è pieno di beatitudine.
E dopo essere stato in contatto con la tua solitudine, puoi avere rapporti, veri e latori di gioia, perchè non sono il frutto della paura. Quando hai accettato la tua solitudine, puoi creare, puoi partecipare à tutto quello che vuoi, perchè la tua partecipazione non sarà più una scusa per sfuggire da te stesso.
Sarà un modo di esprimerti, sarà la manifestazione del tuo potenziale. Solo un uomo del genere - sia che viva solo, sia che viva nella società sia che si sposi o no, non fà nessuna differenza - sarà sempre pieno di gioia, pieno di pace, silenzioso.
La sua vita è una danza, una canzone, un continuo fiorire, una fragranza. Qualunque cosa faccia la rende ricca di profumo.
Ma la cosa più importante è sperimentare la propria solitudine. Così, te lo ricordo ancora, non confondere la solitudine con il sentirsi solo. Sentirsi solo è come essere malato, solitudine vuol dire essere perfettamente in salute.
Vorrei che la mia gente capisse che il primo e più importante passo da fare per comprendere il significato della vita, è quello di accettare la propria solitudine. E' il tuo tempio, è dove Dio vive, e non riuscirai a trovare questo tempio da nessun'altra parte.
Puoi andare sulla Luna, su Marte .... Una volta che sarai entrato in contatto col centro del tuo essere, non crederai ai tuoi occhi: contiene tanta gioia, tanta beatitudine, tanto amore .... e stavi scappando proprio dalla tua ricchezza interiore!
Ora che conosci questi tesori e sai che sono inesauribili, puoi cominciare ad avere relazioni, puoi diventare creativo. Puoi cominciare ad aiutare gli altri condividendo il tuo amore, mentre prima li usavi.
Comincerai a dare dignità alla gente attraverso il tuo amore, non distruggerai più il rispetto che hanno di se stessi. E diventerai, senza sforzo apparente, un punto di riferimento per coloro che vogliono a loro volta conoscere il loro tesoro interiore.
E qualunque cosa tu faccia, in qualunque azione sarai impegnato, diffonderai il tuo silenzio, la tua pace, la tua beatitudine su tutto.