Francesco RAUCEA
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00136 - ROMA il 18 ottobre 97
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Gent.mo Prof. Sergio RICOSSA
Riferimento: tuo articolo 17/10/97 “Bertinotti stupidello”
Oggetto: LA MINA VAGANTE
Amato Padre,
sai bene che, pur avendo una formazione antitetica, tutta di sinistra, son pronto a venerare anche le pulci del tuo cane, ho letto quasi tutti i tuoi libri1 con estremo interesse, grande giovamento e riscontrando quasi sempre una quasi completa identità di vedute:
infatti nego totalmente che possa esistere una scienza economica di destra contrapposta ad una di sinistra, le Scienze Esatte sono universalmente uniche.
Eppure ero anche TOTALMENTE D’ACCORDO CON FAUSTO in una difesa aspra ed intransigente dei pensionati e vorrei giustificare questo mio vissuto.
Costoro - i pensionati, i nostri padri! - hanno lentamente costruito non solo noi ma anche tutto quello che ci circonda, talvolta trasportando sulla groppa il conglomerato dei ponti su cui ora noi - i figli - avanziamo speditamente in fuoriserie.
Hanno fatto ciò in condizioni il più delle volte solo difficili e faticose, ma talvolta addirittura sovrumane, e lavorando - altro che 35!- 48-50 quando non anche 60 o più ore a settimana!
Voltaire era solito dire “Se dovessi qualcosa al diavolo, direi bene delle sue corna!”....ed invece ai pensionati, ai nostri padri, noi dobbiamo non solo QUALCOSA, ma semplicemente TUTTO e nella stragrande maggioranza non sono neanche diavoli, ma semmai solo poveri diavoli!
Questo è il vissuto che ha sempre spinto il sottoscritto - pur nei confronti dello Stato sempre estremamente aspro, rivoluzionario e contestatore - a magari girare anche in motorino io, perché e purchè mio padre potesse girare (non solo metaforicamente) in Mercedes:
a chi sorrideva di questa mia apparente debolezza replicavo: “a lui ora la vita offre solo queste piccole e per me risibili vanità;
non c’è nient’altro che lo gratifichi, mentre io ho ancora a mia disposizione l’INCANTESIMO DELLA GIOVINEZZA e lo STUPEFACENTE DEL SESSO!”
Per la mia mentalità insomma, per educazione ed etica, i padri hanno il debito naturale del sano allevamento e della buona istruzione della generazione seguente;
costoro quello, altrettanto naturale anche se successivo, di assicurare una serena e decorosa sopravvivenza alla generazione precedente.
Preso atto che da una parte sprechi, sperperi, ruberie, malversazioni dell’INPS2, dall’altra il gradito ed auspicato aumento della sopravvivenza dei pensionati, purtroppo uniti ad una invece indecorosa e allarmante contrazione del numero dei lavoratori, non consentono ormai più di assicurare quella serena e decorosa sopravvivenza ai nostri padri pensionati;
IO VADO PREDICANDO DA TEMPO CHE L’UNICA E SOLA STRADA PERCORRIBILE SIA CHE – PRIMA DI TUTTO GLI IMMIGRATI – MA POI ANCHE ALMENO CELIBI E NUBILI TORNINO A LAVORARE - COME I NOSTRI PADRI - 45 O MAGARI ANCHE 48 ORE A SETTIMANA;
ma loro continuando a percepire la paga delle solite 40 ore, mentre il valore del plus verrebbe, dal datore di lavoro, versato all’INPS per il risanamento del debito pensionistico.
Però il guaio dei pensionati è che hanno l’allure, il lay-out GENITORIALE e notoriamente l’in-Fausto inconscio collettivo sa, da sempre, che AI GENITORI SI PUO’ CHIEDERE SEMPRE, MOLTO, SE NECESSARIO ANCHE TUTTO.3
Con simile modo di pensare, sono rimasto semplicemente SCANDALIZZATO del tradimento di Fausto, del suo improvviso abbandono della difesa dei pensionati per esigere nuove mete; scandalizzato ma non certo sorpreso:
mentre i pensionati avrebbero ancora una volta certamente abbozzato, la questione delle 35 ore è infatti, elettoralmente e numericamente, assai più premiante.... ............e, purtroppo, tutti i politici vivono di consensi!
Però, amato Padre, al tuo posto mi guarderei bene di liquidare il Fausto con una qualifica di stupidello, non lo è mai stato e mai lo sarà.
Il grande Mariotti4 era solito dire che per vincere bisognava: a) sempre riuscire a vedere una mossa in più dell’ avversario; b) mai sottovalutarlo come tu invece hai, con Fausto, testè fatto.
Però alcune righe del tuo articolo dimostrano che forse hai subodorato la trappola ma senza riuscire a distinguerla chiaramente: purtroppo ancor meno ci è riuscito FOSSA, mentre i Sindacati si fanno il segno della croce, sentendo avvicinarsi il matto!
Altro che 30.000 miliardi!........secondo non solo me il costo delle 35 ore finirà, alla lunga, per arrivare almeno a 100.000 e passo a illustrare il perché anche con un esempio.
Due anni fa mia moglie, che allora non lavorava, stava mettendo in serissime difficoltà il bilancio familiare, non solo con la bolletta telefonica, costantemente evento anabolizzante il bilancio SIP ma catabolizzante quello familiare:
chi non lavora si annoia ed allora, per gratificarsi, finisce inevitabilmente con lo spendere, per questo gli antichi consideravano l'attività come una medicina, mentre l’ozio era il padre dei vizi.
Sembrerà incredibile, ma, per sistemare i conti, dovetti lamentare un improvviso più che dimezzamento dei miei guadagni, con conseguente invito a mia moglie a responsabilmente decidersi a tirare la carretta anche lei:
ora lavora dalle 9 alle quindici ed è infinitamente sia più serena e realizzata che meno nervosa ed irrascibile;
inoltre sino alle tre non può spendere perché lavora; ma poi neanche in seguito perché, tornata a casa stanca, non ha più molta voglia di mettersi a fare shoping; ed anzi si lamenta anche di dover andar a far la spesa:
così, anche se aritmeticamente sembrerà incredibile, ma 5 ore di lavoro riescono, quasi tutti i giorni, a far fuori le precedenti, terribili, 8 ore di sperpero!
Il dato è certamente estrapolabile: un aumento di tempo libero comporta sicuramente maggiori necessità economiche, MENTRE LA RIDUZIONE A 35 ORE AVVERREBBE NOTORIAMENTE A PARITA’ DI SALARIO.
Ora se davvero un conseguito aumento di produttività consentisse la riduzione di - supponiamo - dieci ore settimanali a parità di costi del lavoro,
qualunque sindacalita, serio e quindi conscio del problema esposto, in realtà tratterebbe per una riduzione dell'orario, ad esempio, di sole sette ore, ed invece per un aumento salariale pari al valore delle altre tre, onde contemporaneamente dotare, la classe operaia, della maggiore capacità di spesa necessaria a fruire di questo maggior tempo libero.
Ma niente del genere é passato neanche nell'anticamera del cervello, e non solo dei Sindacati ma neanche di Confindustria.
Sic stantibus - son facile profeta – la riforma delle 35 ore settimanali sarebbe subito seguita da successive inevitabili rivendicazioni salariali SPONTANEE e SELVAGGE, con, per ogni ONESTO SINDACATO, QUESTE DUE UNICHE POSSIBILITA' DI SCELTA:
OPPORSI, o almeno CONTRASTARE QUESTI AUMENTI, ottenendone una generalizzata perdita dei propri consensi,
OPPURE DICHIARARSI FAVOREVOLE, certo aumentandoli ma provocando il collasso economico nazionale (che é poi l'effettiva retrometa di Fausto)
Infatti, se i due paesi latini si troveranno da soli in questa tempesta5, le loro economie saranno letteralmente spazzate vie:
e non dimentichiamo che da sempre il comunismo, non essendo riuscito a prevalere in confronto leale, tende a dar corso al sorpasso fraudolento, previa cioè rottura delle gambe dell’economia liberistica.
Vedendo così la scacchiera, dal lato di Fausto, non si può non restare entusiasmati e riconoscere che sta conducendo la partita in modo esemplare ed ammirabile,
PREMIO DI BELLEZZA, per grande estro, ingegno, fantasia, imprevedibilità, conoscienza della natura umana, oltre che con un’incredibile dose di spregiudicatezza!
Secondo me Fausto può giocare alla pari con Fini, mentre vale due D’Alema, tre BERLUSCONI, nonché un numero imprecisato di FOSSA; intelligenza obbliga!
Pertanto, amato Padre, é successo un qui-pro-quo: tu hai interrogato e votato Fausto in Economia – dandogli, non a torto, ZERO;
ma lui era invece personalmente convinto di star dando l’esame di DEMAGOGIA SUPERLATIVA, MERITANDO, in questo caso, CERTAMENTE TRENTA E LODE CON PUBBLICAZIONE E BACIO ACCADEMICO!
Sempre con profondo e riconoscente affetto.
(Francesco RAUCEA)
LA RISPOSTA DEL PROF. RICOSSA
1 e mi rammarico molto di non esser riuscito a reperire i pochi altri!
2 amministrato ormai da moltissimo tempo da noi gente di sinistra, per cui dobbiamo sentircene certamente responsabili o almeno corresponsabili
3 Dice il proverbio molisano: UNA MADRE SOLA RIESCE A CAMPARE ANCHE QUATTRO FIGLI, MENTRE SPESSO QUATTRO FIGLI NON CAMPANO UNA SOLA MADRE: forse, per il loro meglio i pensionati dovranno prima o poi sapersi spogliare di questa pesante e soffocante cappa, RIVENDICANDO e RECUPERANDO ANCHE LORO LA INFINITAMENTE PIU’ FAVOREVOLE QUALIFICA DI FIGLI.
4 Grande Maestro italiano, nel gioco degli scacchi; il successivo termine “matto” è ugualmente la fine della partita
5 è noto che la Germania sta riaumentando il suo orario di lavoro mentre la Gran Bretagna non sembra volerlo ridurre.